martedì 23 aprile 2013

Giorgio II

"Potete immaginare come abbia accolto con animo grato la fiducia espressa liberamente sul mio nome dalla maggioranza dell'Assemblea. Lunedì dinnanzi alle Camere, avrò modo di dire quali sono i termini entro i quali ho ritenuto di poter accogliere in assoluta limpidezza, l'appello rivoltomi ad accettare l'incarico, e come intendo attenermi rigorosamente all'esercizio delle mie funzioni istituzionali.
Auspico fortemente che tutti sappiano onorare i propri doveri concorrendo al rafforzamento delle istituzioni repubblicane. Dobbiamo guardare tutti, come io ho cercato di fare in queste ore, alla situazione difficile del paese, ai problemi dell'Italia e degli italiani, al ruolo internazionale del nostro Paese".


Giorgio Napolitano è il primo presidente rieletto nella storia della Repubblica.
 Il dettato costituzionale lo prevede, anche se nella prassi un settennato bis non si era mai verificato. Rieletto con 738 voti sui 786 su cui poteva contare, compie tra un mese 87 anni.

BUON LAVORO PRESIDENTE!



PORTOS / Franco Portinari


Napoletaneide
Nico Pillinini

Mario Dimpo



Mario Dimpo


Novità assoluta
Non cambiare niente, per non cambiare niente. Tomasi ci sopravvalutava.
Napolitano è il primo presidente rieletto nella storia della Repubblica.
Mauro Biani

How many more are there?
Tomas
Giorgio Napolitano, is elected for the second time President of the Italian Republic at the age of 88 years. This election seems the perfect metaphor for Italian politics, always equal to itself and unable to renew. 20 Apr 2013

Giannelli - Corriere della sera


Marilena Nardi


Elchicotriste

Matteo Bertelli



Pierfrancesco Uva




Maramotti - L'Unità


SERGIO STAINO




Gianfranco Uber

Gianfranco Uber
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Dietrologia

Napolitano, era tutto studiato
di Antonio Padellaro | 21 aprile 2013

C’è un filo rosso che porta allo sconcertante bis di Giorgio Napolitano, parte da lontano e si chiama governo delle larghe intese con Berlusconi. È una lampante verità che sul Colle delle bugie e dei nastri cancellati nessuno può negare, scolpita sui moniti che d’ora in poi saranno legge. Quel filo del Quirinale, nel dicembre 2011 dopo la disastrosa caduta del governo B., impedisce le elezioni anticipate. Come mai? Forse era chiaro che, con il crollo annunciato della destra, il Pd vincitore avrebbe potuto imporre senza problemi il proprio capo dello Stato?
E perché quando, nel dicembre scorso, Monti si dimette, non viene rispedito alle Camere per verificare la fiducia? Forse perché il timing, perfetto, consentiva alla presidenza di gestire non solo le elezioni,ma anche il dopo? Il pareggio auspicato e raggiunto, il mezzo incarico a Bersani, lo stop a M5S che chiede un premier fuori dai partiti, la melina dei “saggi”. Tutto per arrivare paralizzati all’elezione del Presidente e quindi all’inevitabile rielezione?

Forse il piano non era così diabolico
, forse l’encefalogramma piatto dei partiti ha permesso a Napolitano di orchestrare la crisi come meglio voleva. Ma è difficile credere che, dopo aver respinto fino alla noia ogni offerta per restare, il navigato politico abbia ceduto in un paio d’ore alle suppliche di alcuni presunti leader alla canna del gas. Si è fatto rieleggere,vogliamo credere, non per sete di potere (a 88 anni!), ma per governare l’inciucio che nella sua testa è l’unico strumento per controllare un Paese allo sfascio. E per tenere lontano quell’eversore di Grillo che crede addirittura nella democrazia dei cittadini. Non s’illuda, però: davanti ai problemi giganteschi degli italiani (e alle piazze in fermento), questa monarchia decrepita e grottesca è solo uno scudo di paglia. D’ora in poi questi politici inetti e disperati il conto lo faranno pagare a lui.

Il Fatto Quotidiano, 21 aprile 2013




VAURO



GAVA

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PS: due bei ritratti di Napolitano


Giorgio Napolitano di InkyJohn







Giorgio Napolitano - Dibujo de Sciammarella - El País - España fonte

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